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Salita speciale sulle Dolomiti, 36 Jeep alla prova del Monte Faloria

IMG_3550(comunicato stampa)Salita specialesul Monte Faloria. La concessionaria Carraro ha scelto le Dolomiti per mettere alla prova i veicoli Jeep e presentare il nuovo Grand Cherokee, organizzando un evento a Cortina domenica 30 giugno 2013. I partecipanti hanno imparato come affrontare l’off-road in sicurezza, grazie a Maurizio Saviane, istruttore della Federazione italiana fuoristrada (Fif). Per l’occasione il Comune di Cortina ha autorizzato l’apertura della strada sterrata che collega Rio Gere, quota 1.660 metri, con il rifugio Capanna Tondi, quota 2.340. Tale itinerario è stato il banco di prova per i sistemi di trazione Jeep.

La “Jeep Experience Carraro” ha coinvolto un centinaio di persone, arrivate nel cuore delle Dolomiti dalle province di Belluno, Treviso, Venezia e Bologna a bordo di 36 mezzi tra Wrangler, Cherokee e Grand Cherokee. Ad attenderli non una scampagnata domenicale, ma un’impegnativa lezione di guida sicura, nello scenario del Monte Cristallo nel cuore delle Dolomiti Patrimonio dell’umanità Unesco.

«E’ stata davvero una grande soddisfazione poter organizzare questo evento tra le nostre splendide Dolomiti, contribuendo a promuoverle – commenta Francesco Carraro, fondatore e presidente di Carraro spa, concessionaria Jeep, Mercedes-Benz, Smart, Mitsubishi Fuso e Subaru –. Sono altrettanto contento di aver visto nei volti dei nostri ospiti la meraviglia per l’ambiente e l’ospitalità, oltre che per le automobili che erano protagoniste della giornata. Ringrazio il rifugio Capanna Tondi e tutto il nostro staff commerciale e marketing, che ha lavorato per realizzare l’evento in collaborazione con Jeep Italia, la Protezione civile, il Comune e la polizia locale di Cortina».

L’evento è iniziato a valle, al bar Bivio di Ponte nelle Alpi, dove i partecipanti si sono accreditati prima di formare l’insolita carovana alla volta di Cortina. A Rio Gere, a pochi chilometri oltre la cittadina ampezzana, la riunione tecnica curata dall’istruttore Saviane e poi a turni di 10 veicoli gli automobilisti hanno affrontato il pendio su sterrato. Accolti al rifugio, hanno pranzato a base di piatti tipici e poi assistito alla prova di aderenza su tratto laterale, ovvero la sfida tra la nuova Grand Cherokee e il suo angolo di inclinazione estremo.

“Jeep Experience Carraro” ha chiuso così la settimana di lancio del nuovo Grand Cherokee, che ha visto la concessionaria impegnata con aperture prolungate nelle sedi di Sedico (Belluno), Castelfranco e Treviso, e con la partecipazione alla “notte bianca” di Montebelluna e alla presentazione ufficiale al Whayes di Rocade (Treviso).

Il sito Carraro www.gruppocarraro.it

La Pagina Facebook http://www.facebook.com/pages/Carraro-Concessionaria-Mercedes-Benz-e-Smart/372060473124

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Sentieri nascosti: seconda guida di Giovanni Carraro

AutoreIl libro unisce i consigli dell’autore ai contributi di oltre 100 esperti e appassionati conoscitori del territorio. In questo secondo volume, Carraro racconta 410 chilometri di sentieri dell’area prealpina e sub-prealpina. In distribuzione nazionale dal 18 aprile.

Il cammino prosegue. Migliaia di escursionisti hanno scoperto nuovi scorci e sentieri quasi dimenticati grazie alla sua prima guida, ora Giovanni Carraro li invita a continuare avventura e meraviglia assieme. Il nuovo libro “I sentieri nascosti delle Prealpi trevigiane” aggiunge 35 itinerari compresi tra i confini con il Bellunese e il Quartier del Piave, lambendo il territorio pordenonese. Il lancio ufficiale, con presentazione multimediale, è fissato per martedì 16 aprile alle 20.30 nell’auditorium Battistella di Pieve di Soligo (in Piazza Vittorio Emanuele II). Altri eventi sono in programma a Miane (20 aprile), Conegliano (23), Segusino (26) e Sottocroda (27).

«Camminando in questo territorio straordinario e a volte trascurato, c’è sempre tanto da conoscere. Sull’ambiente che ci circonda, sulla nostra cultura, ma anche su noi stessi. E’ stato gratificante incontrare così tanta gente che mi è venuta incontro». Così Giovanni Carraro sintetizza il proprio approccio alle escursioni che compongono la guida, quasi sempre solitarie, ma ricche di incontri. Cammin facendo, l’autore ha coinvolto oltre 107 persone tra esperti, appassionati e conoscitori delle Prealpi trevigiane. Li chiama i “magnifici 107”. Da loro ha tratto spunti per le numerose varianti, gli aneddoti e i frammenti di storia e archeologia locale, informazioni su tradizioni e aspetti naturalistici. Un bagaglio di conoscenza messo a disposizione dell’escursionista attraverso efficaci appunti collocati sapientemente nel libro a margine di ogni itinerario.

Numeri e risorse

Programma eventi aprile

  • Pieve di Soligo, presentazione ufficiale: martedì 16 aprile ore 20.30 presso auditorium Battistella in Piazza Vittorio Emanuele II

  • Miane: sabato 20 aprile ore 20.30 presso il Teatro

  • Conegliano: martedì 23 aprile alle 20.30 presso la libreria Quartiere Latino

  • Segusino: venerdì 26 aprile ore 20.30 nella sala consiliare

  • Sottocroda: sabato 27 aprile ore 19 presso la casa degli Alpini

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Parlamentarie, percentuali pasticciate in salsa bellunese (ma non solo)

Dal Corriere delle Alpi online del 31 dicembre 2012.

Dal Corriere delle Alpi online del 31 dicembre 2012.

Ti pare normale che uno che sta a Cambridge, Massachusetts, la domenica prima di cena si metta a interrogare il web sulle parlamentarie del Pd di Belluno? E criticare percentuali in libertà? L’ho fatto. Un po’ perché a ogni votazione mi scatta la curiosità, un po’ perché qualche elezione a Belluno l’ho seguita, sia da giornalista che da consulente, ma anche perché conosco le persone coinvolte, giornalisti e politici. E, dettaglio non irrilevante, da oltreoceano godo di quelle sei ore di ritardo che permettono di aspettare i risultati prima di cena. Quando arrivano, sono numeri che mi fanno rabbrividire. Lo dico con ironia, premettendo alla mia critica l’amore incondizionato per il giornalismo locale e per chi lo pratica.

Il Gazzettino non dà segnali, ci vediamo in edicola. Il Corriere delle Alpi invece condivide con l’intera galassia de la Repubblica uno strumento interattivo per navigare i dati. La chiamano “diretta“, ma l’aggiornamento è da carta stampata: in ritardo di un giorno. Illude il lettore. Secondo me, sbagliando. Se la logica è trovare espedienti per aumentare i click, la missione già quasi impossibile di rimpiazzare con l’online parte delle perdite che ci sono o ci saranno in edicola diventa pura utopia. Nonostante il disappunto, comunque, ne ho dati di colpi di mouse su quel bottone che prometteva la diretta, anche su altri siti del gruppo. Problema mio, fa parte della mania da risultati.

Veniamo alle percentuali. A un certo punto il Corriere informa che Roger De Menech ha stravinto la selezione: 57,71%. Seguono candidati con il 27,4%, 26,9%, 26,2%, 17,5%, 15,5%. Sono andate talmente bene, queste parlamentarie, che le percentuali superano abbondantemente il 100%. A cosa si riferiscono? Non c’è scritto. Segnalo che qualcosa non va, via Facebook, alla giornalista che segue lo spoglio. Intanto mi faccio due conti, basando le percentuali sui numeri di voti, che non corrispondono al numero di elettori perché ognuno poteva esprimere due preferenze. Ecco, allora, che la percentuale acquisisce un minimo di significato e dice questo: De Menech 33,65% delle preferenze espresse (5382) – Bettiol 16,02% – Visalli 15,74% – Dalla Gasperina 15,31% – Cassol 10,2% – Maoret 9,09%.

Lo comunico anche alla testata online Bellunopress, che riportava le stesse percentuali e appena può il direttore Roberto De Nart corregge l’articolo. Scopro così che all’origine dell’errore c’è un file excel del comitato elettorale. Cerco delle controverifiche. Le tabelle interattive del la Repubblica lasciano desolatamente vuota la colonna “percentuali”. E’ la scelta migliore, ma dovevano pensarci prima. Tra Venezia, Padova, Udine, non trovo altri giornali del gruppo che riferiscano di percentuali al modo bellunese. Il Mattino pubblica direttamente la missiva del comitato elettorale, la quale ha le percentuali corrette a modo mio, ma sbaglia a intestare la colonna “votanti”: sono le “preferenze”. Ammesso esista il ruolo, se fossi stato un redattore dedicato al web – le rotative non aspettano – magari avrei approfittato della visione d’insieme sulle province coperte dal gruppo editoriale per considerazioni basate sui dati tipo: a Belluno il 71% dei votanti ha espresso doppia preferenza, a Padova il 98%.

Nelle redazioni bellunesi, in fretta e furia, si sono digitati i numeri e si è mandato in stampa. Spazio (carta) e tempo sono limiti ferrei nei giornali destinati all’edicola, è ovvio. Il lettore capirà. In fondo gli costa come un caffè o poco più, la crisi c’è per tutti e i giornali perfetti non sono mai esistiti. Ma se il giornale non ha la possibilità di verificare e correggere, a cosa serve? Dall’esempio iperlocale si potrebbe arrivare a dibattere di giornalismo a 360 gradi. Applicandolo a questo post sui dati, mi trovo d’accordo con il ragionamento che Sergio Maistrello fa sul fact-checking come autocritica. Mi sento coinvolto, dobbiamo migliorare tutti, correggerci, precisare. E così chiudo questo piccolo esercizio di data journalism da fine anno. Auguri.

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