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Impatti del clima sui cereali [poster]

Are cereals globally in trouble?
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Quali saranno gli effetti del cambiamento climatico sui cereali più coltivati dall’uomo? Il working paper “Are cereals globally in trouble?” analizza una scenario climatico e gli impatti che provocherebbe nel 2050 sull’agricoltura a partire dalle relazioni e reazioni clima-produttività riscontrate negli ultimi decenni. La proiezione sul futuro mostra aree sensibili esposte a caldo estremo, allagamenti o siccità.

Ho tradotto dati e contenuti del paper in un poster grande IMG-20130514-WA0000formato (42×60 pollici) presentato alla conferenza annuale del Center for Geographic Analysis di Harvard e come progetto finale del corso Geographic Communication Today tenuto da Jeff Blossom alla Harvard Extension School. Il poster sarà affinato e integrato con il progredire della ricerca, condotta dalla Marie Curie Fellow Enrica De Cian con il professor Ian Sue Wing della Boston University.

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Sentieri nascosti: seconda guida di Giovanni Carraro

AutoreIl libro unisce i consigli dell’autore ai contributi di oltre 100 esperti e appassionati conoscitori del territorio. In questo secondo volume, Carraro racconta 410 chilometri di sentieri dell’area prealpina e sub-prealpina. In distribuzione nazionale dal 18 aprile.

Il cammino prosegue. Migliaia di escursionisti hanno scoperto nuovi scorci e sentieri quasi dimenticati grazie alla sua prima guida, ora Giovanni Carraro li invita a continuare avventura e meraviglia assieme. Il nuovo libro “I sentieri nascosti delle Prealpi trevigiane” aggiunge 35 itinerari compresi tra i confini con il Bellunese e il Quartier del Piave, lambendo il territorio pordenonese. Il lancio ufficiale, con presentazione multimediale, è fissato per martedì 16 aprile alle 20.30 nell’auditorium Battistella di Pieve di Soligo (in Piazza Vittorio Emanuele II). Altri eventi sono in programma a Miane (20 aprile), Conegliano (23), Segusino (26) e Sottocroda (27).

«Camminando in questo territorio straordinario e a volte trascurato, c’è sempre tanto da conoscere. Sull’ambiente che ci circonda, sulla nostra cultura, ma anche su noi stessi. E’ stato gratificante incontrare così tanta gente che mi è venuta incontro». Così Giovanni Carraro sintetizza il proprio approccio alle escursioni che compongono la guida, quasi sempre solitarie, ma ricche di incontri. Cammin facendo, l’autore ha coinvolto oltre 107 persone tra esperti, appassionati e conoscitori delle Prealpi trevigiane. Li chiama i “magnifici 107”. Da loro ha tratto spunti per le numerose varianti, gli aneddoti e i frammenti di storia e archeologia locale, informazioni su tradizioni e aspetti naturalistici. Un bagaglio di conoscenza messo a disposizione dell’escursionista attraverso efficaci appunti collocati sapientemente nel libro a margine di ogni itinerario.

Numeri e risorse

Programma eventi aprile

  • Pieve di Soligo, presentazione ufficiale: martedì 16 aprile ore 20.30 presso auditorium Battistella in Piazza Vittorio Emanuele II

  • Miane: sabato 20 aprile ore 20.30 presso il Teatro

  • Conegliano: martedì 23 aprile alle 20.30 presso la libreria Quartiere Latino

  • Segusino: venerdì 26 aprile ore 20.30 nella sala consiliare

  • Sottocroda: sabato 27 aprile ore 19 presso la casa degli Alpini

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Il Nordest alle prese con i biocombustibili. Olio dall’Africa per produrre energia

VENEZIA – Il passaggio epocale dai carburanti fossili estratti dal sottosuolo a quelli coltivati nei campi agita il Nordest. Il Veneto si ravvede e rincorre l’exploit del mais da biogas limitando il campo alla speculazione. Applaude Coldiretti, preoccupata per gli allevatori bisognosi di silomais a buon mercato per alimentare il bestiame. I vicini governanti del Friuli Venezia Giulia, invece, sono alle prese con la richiesta di una centrale termoelettrica alimentata ad olio di palma importato dall’Africa, proposta da Investimenti Industriali Triestini, una società in mano a immobiliari romane. Subito si sono sollevate le proteste di cittadini e ambientalisti, i quali hanno chiesto e ottenuto proprio in questi giorni che il progetto sia sottoposto a una stringente valutazione ambientale. Che la filiera di approvvigionamento sia corta o lunga, quindi, la corsa agli incentivi sulle rinnovabili apre nuovi conflitti nei territori.

VENETO: STOP AI DIGESTORIColdiretti Veneto stima che per alimentare i 170 biodigestori finora concessi dalla Regione Veneto sia necessario dedicare al carburante 14mila ettari, sui 45mila vocati a silomais. Una superficie «di fatto sottratta alla filiera agro-zootecnica regionale», tuona l’associazione, perché se il silomais per alimentare le stalle manca o costa troppo si deve ricorrere ai mangimi. Un meccanismo contro natura che l’assessore all’Agricoltura Franco Manzato ha stoppato con l’avvallo (forse sofferto) del titolare dell’Energia, Massimo Giorgietti. La delibera firmata oggi individua i siti, come aree protette o con coltivazioni di pregio, “non idonei alla costruzione e all’esercizio di impianti per la produzione di energia alimentati da biomasse, biogas e per produzione di biometano”, ma soprattutto frena le turbative di mercato sulle coltivazioni, innescate dagli incentivi europei. La strada dovrebbe invece rimanere spianata per le centrali “virtuose” che producono energia utilizzando sottoprodotti come liquami, letame e altri scarti agro-industriali.

FVG: PETROLIO DALLE PALME? – Può una centrale termoelettrica costruita ad Opicina, sul Carso condiviso con la Slovenia, dare lavoro a 1.350 famiglie nell’Africa equatoriale? Secondo la IIT srl sì: l’ha scritto nel capitolo Ricaduta sociale del progetto per l’impianto in valutazione. Questo il meccanismo previsto. Da 15mila ettari di palme coltivate in Costa d’Avorio o Tanzania saranno spremute 58mila tonnellate di olio, che arriveranno a Trieste in sei navi cisterna dopo 14mila chilometri di navigazione. Dal porto saliranno alla centrale ogni anno 1.075 vagoni cisterna e 473 autocisterne. Tutto questo per sfruttare i contributi in euro (pubblici, in quanto europei). Filiera intercontinentale, il traffico e le emissioni di polveri sottili dalle ciminiere alte 35 metri preoccupano i comuni e le associazioni, Legambiente e Wwf in testa. Gli abitanti hanno raccolto 950 firme contro il progetto e attendono con ansia l’esito della Via regionale (vedi i documenti ).

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