la cruna dell'ago

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Il giorno dei rastrellatori di fango

150 anni fa nasceva in Pennsylvania Ida Minerva Tarbell. La possiamo considerare la “patrona” del giornalismo investigativo. Nel 1902 realizzò una dettagliata inchiesta sulla Standard Oil. In uno di quei 18 articoli scrisse: “Rockefeller ha raggiunto i suoi scopi ricorrendo alla forza e alla frode. Ma invece di suscitare disprezzo questi metodi vengono sempre più ammirati. È logico, del resto: celebrate il successo in affari, e gli uomini affermati come quelli della Standard Oil diventeranno eroi nazionali”.

Il presidente degli Stati Uniti Theodore Roosvelt nel 1906 etichettò i giornalisti sul modello della Tarbell come muckrakers, ovvero rastrellatori di fango. L’editto di Washington, però, non è stato come quello “bulgaro”. I giornalisti investigatori hanno continuato a lavorare e continuano tutt’ora. Specie oltreoceano.

Un esempio? Il centro per il giornalismo investigativo. Oltre a fare inchieste i reporter si pongono anche interrogativi sul “come” portare a galla attraverso i media falle in sistemi ritenuti inattaccabili (come lo era quello dell’aviazione civile americana prima dell’11 settembre). Si chiedono quando sia etico utilizzare una telecamera nascosta e dimostrano sul campo cosa si può raccontare con un po’ di coraggio e il tasto “rec” acceso (il link all’esempio che ho scelto all’epoca della prima pubblicazione di questopost non è più disponibile, ndr).

da enricocosta.splinder.com (dismesso)

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